Teatro

Gigi Proietti ritira il Premio Viviani 

Gigi Proietti ritira il Premio Viviani 

Ilmodo di comunicare, imovimenti del corpo, leespressioni del volto e l'uso della voce: alcuni degli elementi che hanno fatto scegliere Proietti per il riconoscimento intitolato al grande Viviani.

Gigi Proietti il 24 giugno ritira il premio Viviani a Castellammare di Stabia nella Reggia borbonica di Quisisana. Un evento che conclude il primo anno dei Cantieri Viviani/Festival Viviani, partiti in città lo scorso dicembre con iniziative in scuole e quartieri della città vissute in nome dell'artista di origine stabiese e culminate nel Festival delle Antiche Terme. La motivazione del premio sottolinea che

Proietti, come Viviani, adotta uno specialissimo modo di comunicare, riconducibile a movimenti del corpo, a espressioni del volto e ad un uso della voce con una forte e marcata sonorità che rende originale anche il suo grammelot. Elementi che lo accomunano a Raffaele Viviani ed alla grande tradizione attoriale/autoriale italiana che parte dai Comici dell'Arte e giunge fino ad oggi.

La serata della premiazione

Ad accogliere l'artista il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Sindaco di Castellammare Antonio Pannullo, il Presidente della Fondazione Campania dei Festival Luigi GrispelloGiulio Baffi, curatore del Progetto “Cantieri Viviani”, Pasquale Scialò ed Antonia Lezza, docenti e consulenti del progetto. E' previsto un intervento musicale della Piccola banda Urbana dei "Devoti a Viviani” di Ciro Riccardi e Antonella Monetti. Durante la serata, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, viene riallestita la mostra “I volti del Genio, dieci foto di Raffele Viviani attore” e vengono presentati i filmati dei “Cantieri Viviani” e del “Festival Viviani”. Il premio è una terracotta realizzata per la prima edizione del premio dall'artista stabiese Umberto Scelzo  

Viviani per il rilancio di strutture teatrali 

Passato il santo, finita la festa, dice un proverbio. Ma i Cantieri Viviani vogliono rappresentare qualcosa di diverso. I tre anni del progetto, si tradurranno in un fermento culturale costante, un concreto rilancio culturale per la città di Castellammare, da anni priva di un evento importante. Con l'obiettivo, però, di lasciare anche segni tangibili.
"Speriamo di aver lasciato alla città un punto di partenza -racconta Giovanni Petrone, presidente de Le Nuvole e Coordinatore organizzativo del progetto-. Una parte considerevole del finanziamento è servito a restituire spazi culturali alla città:per il teatro Karol, che riaprirà presto, e per l'auditorium dell'Istituto Ferrari, che ora porta il nome di Viviani. E poi, sempre con i fondi del Festival, abbiamo ripulito e ripristinato alcuni impianti delle Antiche Terme, chiuse da anni e oggetto di atti vandalici. Questo è il lascito materiale alla città, il patrimonio immateriale sta ai cittadini e agli spettatori crearselo. Speriamo di aver fornito stimoli per il recupero della identità di cittadino, prendendo in prestito tutto l'universo Viviani".